Per imparare ad usare la macchina fotografica devi conoscere i principi e le istruzioni che ne regolano il funzionamento. Realizzare uno scatto fotografico sarà semplice se saprai padroneggiare al meglio tutte le parti e i settaggi che compongono la una reflex. Ecco i termini fotografici che devi conoscere prima di iniziare a fotografare:
- Sensore e fattore di moltiplicazione
- diaframma
- otturatore e tempo di esposizione
- ISO
- Bilanciamento del bianco
LUNGHEZZA FOCALE
La lunghezza focale rappresenta la distanza in mm tra il centro focale dell’obiettivo e il sensore della macchina fotografica.
Sensore e Fattore di moltiplicazione
Il sensore è lo strumento attraverso il quale riusciamo a dar vita all’immagine che sarà convertita in formato digitale (prima il sensore era rappresentato dalla pellicola sulla quale l’immagine veniva fissata). Quando si parla di sensori croppati ci si riferisce a formati più piccoli rispetto al sensore della Full frame. Il fattore di moltiplicazione si basa sulla differenza delle dimensioni dei sensori digitali e serve per calcolare la resa del nostro obiettivo se presenta un sensore croppato (ovvero di dimensioni inferiori rispetto ad un full frame). Per saperne di più leggi il mio articolo precedente a questo link.
DIAFRAMMA
L’obiettivo della macchina fotografica fa passare la luce sul sensore. A seconda di come impostiamo il diaframma (il sistema lamellare che si apre e si chiude foto che vedete nella foto sottostante) passa una determinata quantità di luce all’interno dell’obiettivo e poi sul sensore. Per meglio capire come funziona un diaframma è possibile far riferimento all’immagine seguente.
Credits Reflex facile
F= rapporto normalizzato.
Troverai il diaframma nella tua reflex identificato dalla lettera “f/” seguita da un valore numerico. f/1,8 ad esempio, corrisponde ad un’apertura massima quindi passerà molta luce all’interno della macchina fotografica, mentre f/2,8 significa che quasi tutta l’area del diaframma è coperta ed entrerà meno luce. Nella food ph si usano diaframmi aperti che vanno da 1.2 a f.5.6. In questo caso la profondità di campo sarà ridotta e l’attenzione si concentrerà sul soggetto principale con sfondo sfocato.
Un valore minore nel numero di f/ ad esempio f.1,8 corrisponde ad un’apertura più grande del diaframma e da ciò ne consegue una profondità di campo ridotta (sfondo sfocato). Viceversa un valore alto nel numero di f/ ad esempio f/16 equivale ad una dimensione del diaframma più piccola e ciò significa che entrerà meno luce all’interno del diaframma e si avrà una profondità di campo ampia (sfondo a fuoco).
PROFONDITÀ DI CAMPO
La Profondità di campo in fotografia (PDC) rappresenta la zona di una scena in cui l’immagine è estremamente nitida. Quando l’oggetto fotografato esce dall’intervallo nitido, inizia a sfuocarsi. Nella foto sottostante la profondità di campo è incentrata sul piano del cornetto, mentre tutti gli elementi intorno risultano fuori fuoco. In questo caso si tratta di una “ridotta profondità”, in quanto soltanto una parte di questa foto è definita per l’osservatore e il resto fa da contorno.
Con la sinergia di questi tre fattori si ottengono risultati differenti di profondità di campo:
- l’apertura del diaframma,
- la distanza del soggetto dall’obiettivo,
- la lunghezza focale dell’obiettivo.
OTTURATORE
L’otturatore si trova davanti al sensore della macchina fotografica e si apre e si chiude per una determinata quantità di tempo per lasciar entrare la luce. Un tempo di scatto veloce viene usato ad esempio per fotografare una goccia di latte che scende su un bicchiere, mentre tempi di esposizione lunghi vengono usati per fotografare ad esempio una cucina in fermento durante i preparativi di una cena (l’immagine realizzata darà il senso di movimento e non avremo soggetti nitidi, ma persone rappresentate da scie di colore che accentueranno il senso del movimento). Quindi:
Tempi corti: usali per cogliere l’attimo
Tempi lunghi: usali per creare un senso di movimento e sinuosità all’immagine (1/15 fino a 30 secondi e più)
1/4 sec – 1/8 sec – 1/15 sec – 1/30 sec – 1/60 sec – 1/125 sec – 1/250 sec
Tde lento=più luce Tde veloce=minore luce
ISO
Sensibilità alla luce che diamo al sensore. Se ci troviamo a scattare alla luce del sole p necessario impostare la nostra reflex a ISO 100. Al contrario se ci trovassimo in condizione di scarsa luminosità dovremmo aumentare gli ISO per esporre correttamente il soggetto. Purtroppo però, all’aumentare degli iso aumenta il rumore, ovvero il disturbo che si otterrà sulla nostra fotografia che non sarà più perfettamente nitida. Un accorgimento importante da usare in questi casi per evitare di aumentare gli ISO è l’utilizzo del treppiede (vedremo come usarlo e perchè).
RICORDA:
< ISO minore luminosità e minor disturbo
> ISO più luminosità ma aumenta il disturbo
BILANCIAMENTO DEL BIANCO
I nostri occhi vedono il colore bianco perfettamente, invece il sensore della macchina fotografica lo percepisce in maniera differente a seconda della fonte di luce. Quindi la foto che scattiamo può risultare con dominanti di colore differenti. Impostando il bilanciamento del bianco sulla Reflex si garantisce che i colori siano fedeli agli originali senza dominanti rossastre, bluastre o gialle. L’operazione è differente in ogni macchina fotografica. Per fare il bilanciamento del bianco è necessario il color checker.
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