Qualche settimana fa ho deciso di fotografare delle tartellette e oggi ti mostro quali sono stati gli step per realizzare gli scatti. É importante ricordare che per ogni set sono necessari degli strumenti di cui ti ho parlato in questo articolo, che ti saranno utilissimi per valorizzare alcuni elementi inseriti all’interno delle foto. Per prima cosa ho scelto di usare pannelli bianchi in polistirolo, per attenuare le ombre delle tartellette. Nella foto qui sotto ti mostro come ho usato il pannello in un set precedente a questo. Con l’utilizzo di questo strumento posizionato nella direzione della luce, andiamo a riflettere il fascio di luce che entra dalla finestra e le ombre delle arance che normalmente si vedrebbero sulla destra, sono notevolmente attenuate.
A parte il pannello di polistirolo, non ho usato altri elementi o luci per la mia foto, ma mi sono servita della luce naturale.
LA RICETTA
Per prima cosa ho immaginato la ricetta nella mia mente ed ho pensato di farcirne alcune al cioccolato, altre alla panna, per poter montare due set differenti. In questo modo ho creato due set diversi miscelando tessuti, props, colori e materiali di scena differenti per ogni tipologia di tartellette. Considerando che ho dovuto realizzare questo dolce, ti scrivo anche la ricetta.
- 75 g di farina 00
- 1 albume
- 45 ml di olio di semi
- 50 g di zucchero
- 1 cucchiaino di lievito per dolci
- 1 pizzico di sale
- vaniglia
Dopo aver realizzato la frolla morbida ho inserito il tutto negli stampini (per acquistarli clicca qui) e ho fatto cuocere per 20 minuti circa. Ho scelto di lavorare per prima cosa con le tartellette alla panna aggiungendo un tocco di colore con qualche mora, fragole e mirtilli. Nella mia mente ho immaginato una scena fiabesca, e quando penso alle fiabe mi vengono in mente due colori: il rosa, il rosso e il giallo.
PREMESSA
Quando scatti con la Reflex puoi scegliere di impostare il formato delle foto in base alle informazioni fotografiche che vuoi mantenere. Mi spiego meglio. Partiamo dal presupposto che i formati sono principalmente tre:
- jpeg
- raw
- tiff
Ogni reflex ti consente di salvare i file in JPEG e RAW. Ti consiglio di scattare in doppio formato, ovvero di dire alla tua reflex di scattare sia in raw che in jpeg. Ma parliamo dei formati per capire meglio perché entrambi possono essere utili e necessari.
RAW
Questo tipo di file è grezzo, ciò significa che contiene una quantità di informazioni e dettagli elevata, tutti i dati acquisiti dal sensore vengono mantenuti senza perdita di informazioni. Questo significa che i file non sono stati alterati ma necessitano di programmi specifici per poter essere gestiti (Lightroom, Camera Raw). Essendo un file grezzo, potremmo agire modificando molti parametri e correggere aberrazioni cromatiche. Con il file RAW possiamo anche correggere l’esposizione delle foto e agire anche su fotografie sottoesposte. L’unico svantaggio potrebbe essere questo: i file prodotti sono pesanti e devono necessariamente essere modificati con programmi come Lightroom o Camera Raw.
JPEG
Se salvi la fotografia in jpeg vengono ridotte le dimensioni del file e ciò significa compressione, degradazione della nostra immagine. Questo significa che perdiamo informazioni della fotografia e otterremo un file di dimensioni ridotte. Ogni volta che andremo a modificare la foto, essa subirà una nuova degradazione. I file generati in jpeg hanno un formato ridotto e quindi sono elaborabili più velocemente, inoltre sono file pronti all’uso. Lo svantaggio è che i file sono compressi e presentano un minor numero di dati e informazioni. Inoltre ogni volta che salviamo la foto i file ottenuti si degradano.
QUINDI?
A livello amatoriale puoi usare i file jpeg ma se lavori in maniera professionale, non puoi prescindere dall’utilizzo dei file in raw.
IL SET
Per aiutarmi nella scelta dei colori ho utilizzato nuance non in contrasto tra loro ed ho aggiunto dei dettagli grigi.Come potrai notare dalla foto ho aggiunto una tazzina di caffè, delle fragole inserite in una ciotolina, la Moka, una tazza sul retro, uno strofinaccio a righe bianco e nero e delle foglioline verdi. La prima foto è stata scattata da questa prospettiva, ma non mi convinceva molto, perchè volevo si vedesse la caffettiera, ma avrei dovuto fare un grande lavoro di post produzione per eliminare la parte in basso della Moka, visibilmente rovinata.
SECONDO TEST
A questo punto ho scelto di fotografare da un’angolazione diversa, spostando leggermente i props inseriti nel set. La tazza grigia sembra esser stata riempita con il latte ma in realtà per dare una consistenza più densa, ho inserito dello yogurt da bere. Ho spostato le fragole indietro, mostrandone soltanto una parte e la Moka sulla destra. Il risultato finale è mostrato (senza postproduzione) nella foto qui sotto. Come potrai notare i colori sono spenti, anzi sembra quasi che le fragole siano posterizzate.
Ho lavorato molto di post produzione modificando i seguenti parametri:
- luminosità
- contrasto
- correzione colore selettiva (per accentuare le tonalità dei colori)
La foto sottostante è il risultato della postproduzione con Photoshop. Come potrai notare i colori sono più accesi, le ombre dosate e gli elementi valorizzati appieno.
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